Non riescono i Mammuth Under 20 a recuperare lo svantaggio dopo la sconfitta di andata di questi play off delle semifinali terminata 12-2 contro il Trieste e cedono nel ritorno.
L’andata del 30 aprile al Pala Foschiatti si era già dimostrata una partita difficile, ma entrambi erano ben decisi a vincere e a portarsi a casa una mezza sicurezza di raggiungere le finali nazionali. Un inizio equilibrato poi tre goal subiti nell’arco di cinque minuti che però non hanno demoralizzato i nerazzurri. Recuperata la concentrazione i ragazzi grazie alla doppietta di Giovanni Degli Uberti hanno accorciato le distanze 3-2 al 13′ della prima frazione di gioco. Gli ederini hanno però continuato l’assedio alla porta di Adriano Meli e sfruttando alcuni errori dei nerazzurri hanno messo a segno altri due goal, chiudendo così il primo tempo sul 5-2.
Nella ripresa i giovani Mammuth di Coach Santilli non hanno abbandonato la volontà e la determinazione a cambiare il risultato, purtroppo però non sono riusciti a concludere le loro azioni e perdendo anche tre possibilità di power play (di cui due per fallo di bastone). I triestini invece, con Degano a cui vanno segnati ben sei goal, hanno allungato il passo chiudendo la partita 12-2. I Mammuth sono ben consapevoli che lo scarto di 10 goal sarà difficile da risalire e dovranno dare il massimo nella partita di ritorno che si giocherà il 12 maggio a Roma alle ore 18.
L’avventura dei Mammuth Under 20 quest’anno termina alle semifinali contro una inarrestabile Edera Trieste che vince 13-2 la partita di ritorno e si aggiudica così la possibilità di andare alle finali nazionali. Dovevano recuperare uno scarto di ben 10 reti, farne almeno altrettante per recuperare la chance di andare a Padova. Purtroppo quest’anno così non è stato. Sono amareggiati i ragazzi nerazzurri: per un campionato troppo breve (3 squadre a girone) e ovviamente per il finale stroncato. Eppure, nonostante ancora qualche errore di inesperienza, hanno giocato bene mettendoci impegno e cuore al massimo come sempre hanno fatto.
